La termografia viene spesso utilizzata anche per il restauro dei beni culturali. La visualizzazione della tessitura muraria sotto l’intonaco consente di intervenire in punti specifici evitando il danneggiamento di strutture nascoste.
PONTE TERMICO
Con gergo “Ponte Termico” si intende una via preferenziale per il flusso di calore in dispersione.
Le conseguenze dei ponti termici non significano solamente incremento dei costi di gestione, ma anche zone fredde in inverno e calde in estate. I ponti termici sono presenti in corrispondenza di travi, pilastri, davanzali, balconi, in un edificio possiamo quindi avere Ponti Termici nei punti male isolati, in presenza di materiali diversi nella sezione dell’edificio (es. muratura di tamponamento in mattoni con struttura in cemento armato), nella discontinuità geometrica nella forma della struttura (es. angoli), nelle interruzioni dello strato di isolamento termico (es. pilastri, travi marcapiano, serramenti, ecc.).
INFILTRAZIONI
Il problema del controllo e della eliminazione delle infiltrazioni e di conseguenza dell’umidità dalle murature è uno dei maggiori problemi della manutenzione degli edifici.
Il degrado causato dall’umidità evidenzia due aspetti importanti, di natura estetica e igienico-sanitaria, che hanno attivato intorno alla questione di infiltrazioni e umidità nelle murature, notevoli sforzi per il controllo del fenomeno e la ricerca di nuovi procedimenti per il risanamento.
L’umidità può essere presente nelle costruzioni per svariate cause.
L’umidità di risalita capillare è l’umidità derivante dal sottosuolo, attratta dalle murature per capillarità o da forze elettro-osmotiche. L’umidità di costruzione è presente negli edifici di recente costruzione e a volte anche in quelli antichi in disuso relativamente
a consistenti spessori delle murature. L’umidità di condensazione è l’umidità che può condensare all’interno dei materiali o sulle superfici. L’umidità di infiltrazione è causata dalla pioggia e non adeguatamente trattenuta dalla copertura che penetra in diversa misura nelle murature. L’umidità accidentale è l’umidità derivante da cause impreviste come la rottura di fognature, tubazioni idriche, impianti di adduzione e di scarico come le immagini di seguito.
DISTACCO DI INTONACO
Le cause di distacco di intonaco sono diverse e possono essere suddivise in naturali e antropiche. Fra quelle naturali, oltre ai terremoti, alle alluvioni e gli assestamenti strutturali il fattore di degrado principale è l’umidità e quindi l’acqua nelle sue diverse forme. La pioggia picchiando sulla superficie provoca un’abrasione meccanica che, inizialmente superficiale, penetra sempre più velocemente nella porosità della malta comportandone la distruzione. Nel periodo invernale l’acqua ghiacciando all’interno dei pori subisce dei movimenti dimensionali che provocano la disgregazione della malta. Fra i danni antropici, i più frequenti sono graffi, iscrizioni, incisioni della superficie e, soprattutto, una mancata manutenzione dell’edificio. Per non parlare dello smog, delle vibrazioni prodotte dal traffico urbano o di una non corretta tecnica di esecuzione. E’ fattore di deterioramento anche l’utilizzo di materiali di restauro non appropriati, come colori o fissativi di natura sintetica che, non essendo compatibili con la materia originale del manufatto ne accelerano il processo di degrado.
La termografia ci permette di individuare a distanza anche notevole, le zone dell’intonaco o del rivestimento di abitazioni, sia interni che esterni che risultano essere distaccati.
La termografia, è una tecnica fondamentale per il controllo e la manutenzione, di affreschi all’interno di chiese e di immobili di interesse storico e artistico, (basti pensare all’enorme danno di un distacco di intonaco con un affresco).
CONTROLLO CAPPOTTO TERMICO
Il cappotto termico consiste nella applicazione, sulle superfici esterne degli edifici, di pannelli isolanti fissati con adeguati collanti e da un rivestimento rinforzato con apposita rete d’armatura, il tutto ricoperto da uno strato di finitura con lo scopo di proteggere il cappotto termico e conferire un gradevole aspetto estetico.
Le esperienze maturate negli ultimi vent’anni, hanno dimostrato che la durabilità del cappotto termico è radicalmente condizionato dalle modalità di posa in opera e dalle caratteristiche di esposizione. L’isolamento esterno, ed in particolare l’intonaco sottile armato, subisce in modo eccezionale ed amplificato tutte le sollecitazioni dell’ambiente esterno (variazioni di temperatura e azione degli agenti atmosferici).
L’errata modalità della posa in opera di un isolamento a cappotto, causa nella maggior parte dei casi i problemi più gravi relativi alla funzionalità del cappotto termico stesso. I giunti dei pannelli isolanti, se non sono ben accostati, generano inoltre situazioni di eterogeneità termica, quindi zone soggette a ponti termici con concentrazione di umidità e condensazione, senza contare che le conseguenze di errori nella posa dell’isolante, possono dare adito ad anomalie quali fessurazioni corrispondenti ai giunti dei pannelli isolanti con lettura del disegno della disposizione dell’isolante.
TESSITURA MURARIA E STRUTTURALE
Con la termografia è possibile rilevare la tessitura muraria di qualunque edificio, per tale motivo, la tecnica è molto impiegata nel settore del restauro per individuare al di sotto degli intonaci elementi celati, vecchie tamponature, elementi in ferro o legno, stratificazioni dovute a successive fasi costruttive, ammorsamenti tra edifici, ecc. ecc.
Nella termografia a lato oltre alla tessitura muraria di cui è composta la parete, si evidenzia la posizione di una vecchia scala esterna rimossa in precedenza.
A tal punto si può capire le potenzialità della termografia come metodo non distruttivo, nel controllo e recupero degli edifici storici, con mappature di precedenti interventi di restauro. Nel settore delle ristrutturazioni, ci permette di vedere la composizione della muratura per affrontarne nel miglior modo gli interventi di riqualificazione.